I 250 all’ora autolimitati

I 250 all’ora autolimitati

Una ventina d’anni fa i costruttori automobilistici tedeschi, con l’eccezione di Porsche,  stipularono un gentlemen’s agreement perché le loro nuove vetture non superassero la velocità massima di 250 Km/h.
Aveva un senso in termini di stile; come se dicessero “possiamo ma la corsa alla velocità non ci riguarda”.
Secondo i detrattori era anche una scelta di cartello, per non investire in ricerca e soluzioni aerodinamiche. Anche perché non si trattava spesso di autentiche auto sportive ma solo potenti, come Mercedes S e Bmw 7.

Inoltre all’epoca non si era ancora affermata l’attuale impronta “muscolare” verso la quale tendono un po’ tutti i costruttori premium. Il desiderio comune era più improntato verso un’eleganza compassata, non necessariamente sportiva. Non solo in campo automobilistico.

Di fatto questi costruttori già limitavano da tempo la velocità delle loro versioni di gamma più potenti e all'epoca, quando modelli estremi come gli attuali non c'erano e le potenze in gioco erano più basse, pareva a tutti una buona idea.
Comunemente si parlava di velocità limitata elettronicamente, nel senso che interveniva un blocco che impediva all'auto di accelerare oltre.

Oggi questo accordo è caduto largamente in disuso ma mi ha fatto tornare alla mente un caso particolare ad esso riconducibile: la prima Bmw M3 serie E36.

 

Quest'auto, della potenza di 286 cavalli e probabilmente la migliore della sua categoria, si dimostrava nelle prove su strada eccezionalmente reattiva, tanto da battere in ripresa modelli molto più potenti. Per esempio, nel test della rivista Auto aveva realizzato la ripresa da 80 a 160 orari in circa 15 secondi contro i 17 della Ferrari F355, un'auto da 380 cavalli.
Il motivo di tanta brillantezza era anche nel predetto limite di 250 orari.
Esso non veniva principalmente rispettato tramite un blocco elettronico, ma semplicemente accorciando i rapporti della trasmissione; tanto che a 250 all'ora in quinta (rapporto più lungo) il motore era vicinissimo al massimo dei giri.

Accordo rispettato, con beneficio sulle prestazioni.
Velocità massima a parte, of course.

 

C’è anche Mercedes, il pick-up: nuova Classe X

C’è anche Mercedes, il pick-up: nuova Classe X

Ci vanno tutti giù di pick-up, ultimamente, e anche Mercedes non poteva mancare.
I veicoli commerciali son sempre piaciuti a Stoccarda e questo, che solo da lavoro non è, è pure bello da vedere, con il suo muso delle sorelle più orgogliose.

La "X" si sta imponendo come la lettera del fuoristrada, del Suv e delle 4 ruote motrici nell'automotive e allora ci sta bene anche per questa, ché Mercedes a ogni lettera o poco più abbina una Classe, nel suo linguaggio.
Si cerca di contenere le spese, si sa, per questi modelli che non sono proprio l'identità di un marchio e allora via all'accordo con Nissan, su cui si basa la piattaforma.
Cosa c'è da dire di indispensabile?

 

  • La venderanno in mezzo mondo e costerà, in Italia, a partire da 37k euro.
  • 2 motori diesel, 3 livelli di potenza
  • Cambio manuale o automatico
  • Trazione posteriore o integrale e anche le ridotte, esageriamo!
  • Sospensioni indipendenti, ché Mercedes vuol dire sempre konfort, con la kappa
  • Sicurezza a profusione e giusto grado di elettronica

E' tutto, signori.

La 500L è (abbastanza) diversa da prima

La 500L è (abbastanza) diversa da prima

A me piace. Mi piaceva prima ed è meglio adesso.

E’ la più originale della sua classe.
E qual è la sua classe? A cavallo fra segmento B e C ci sta benino e vende tanto, in Europa. Qualcuno scende anche dal D, per comprarla.

Cosa è cambiato?

Hanno cambiato il 40% dei pezzi. A guardarla diresti meno ma i contenuti ci sono.

Fuori cambiano i gruppi ottici, particolari di stile e la gamma colori.

Dentro di più. Si è alzata anche la leva del cambio: lunga e bassa non piaceva tanto.
Nuova strumentazione, nuovo schermo, volante e plancia.

Risultati immagini per fiat 500l restyling 2018

Nuovi anche i nomi: 500L Urban, 500L Wagon e 500L Cross.
Sono rispettivamente:
la 5 posti, quella con il posteriore grosso a 5 o 7 posti e quella con caratteristiche off-road (estetica, protezioni, assetto alto e controllo di marcia variabile).
Sulla Cross ci si è lavorato di più, per essere più Suv di prima, ché il mercato tira.

Cavalli in più per alcuni motori. Il bicilindrico a metano sale da 80 a 85 e il diesel 1,3 arriva a 95. Invariati il benzina 1,4 aspirato, il turbo da 120 (anche GPL) e il diesel 1,6.

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Va tutto bene. Come prima e meglio.