Per attirare gli uomini, io indosso un profumo che si chiama “Interno di macchina nuova”.
(Rita Rudner)
Non so chi sia Rita Rudner e ho una macchina che mi piace un sacco – una Bmw Z4 – ma che uso poco.
Forse per questo, dopo anni, il muflone è sempre lì. Irremovibile, respirante e traspirante.
“Cos’è quest’odore di muflone?”
Questo mi chiesi quando per la prima volta salii a bordo della mia auto.
Eccolo qui, il muflone:
Va bene, io non so che odore faccia un muflone e sicuramente non è di muflone l’odore che, sospetto, provenga dall’allestimento optional Design pure white di cui è dotata la mia Z4: interno in legno e pelle Nappa estesa: un tipo di pelle non ricoperta, molto odorosa…
Appunto.
Se usassi di più l’auto forse lui, il muflone, avrebbe alzato gli zoccoli e se ne sarebbe già andato. O più probabilmente il mio naso si sarebbe abituato. Almeno credo.
Certo che in tempi sempre più vegetariani potrebbero inventare una pelle meno finta della mitologica “fintapelle o sky” di fantozziana memoria, così da salvare bovini e ovini.
Non ho ancora capito se la preferirei inodore la mia macchina o se tutto sommato quel profumo, se così vogliamo chiamarlo, la renda caratteristica e mi ricordi di quand’ero bambino.
L’olfatto è il senso con la maggior memoria e quindi, per me che sono un nostalgico, non si può non tornare a quella brezza un po’ così, dritta dritta dagli anni ’80 e indietro.
Quando gli abitacoli delle auto non emanavano un odore: puzzavano e basta.
Mica colpa loro. Niente si poteva contro i materiali dell’epoca.
Plastiche, metalli, pellami, tessuti e sostanze varie come il leggendario acido caproico – così chiamato perché rinvenuto nel sudore delle capre! – che appestava per esempio gli abitacoli delle Lancia Thema.
Il tutto in un miscuglio che non si può non ricordare con affetto :-)
Quel genere di affetto che spunta solo dai ricordi distorti, ovviamente.
Io soffrivo di mal d’auto e, ne sono certo, era un malessere dovuto più che altro alla puzza nauseabonda di cui parliamo.
Poi arrivarono gli anni ’90 e con la mia prima auto, una Fiat Punto, spalancai le narici al buon profumo alcolico con cui vennero annaffiati gli abitacoli del futuro presente.
Per chi volesse riprovare certe inebrianti sensazioni, resta solo da sperimentare qualche spray che pretende di ripristinare l’atmosfera del nuovo di zecca. A giudicare dai commenti ci si può sbagliare sull’epoca, quantomeno: https://www.amazon.it/Profumo-auto-nuova-Spray-deodorante/dp/B00B69ZPJA
Comunque, in definitiva, viva gli odori in auto (se non ti fanno star male).
E viva i mufloni.
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