Si buttò nella mischia all’ultimo. Quando, nel bel mezzo degli anni Ottanta, sembrava che se non facevi i rally non contavi, nell’Europa dell’auto.
Era la Citroen BX 4TC.
Il modello popolare da cui derivava era riuscito; dall'aspetto moderno e col marchio di fabbrica delle sospensioni idropneumatiche.
Questa, a differenza delle sue concorrenti da rally di gruppo B, era coraggiosa e si teneva il motore anteriore e proprio quelle sospensioni, che nelle corse prima non ci andarono mai e che fallirono, portando più malfunzionamenti che equilibrio.
A parte ciò, aveva quello che avevano quasi tutte in quella categoria, alla fine dell'era delle Gr.B: motore 4 cilindri turbo intorno ai due litri (2141), turbocompressore e trazione integrale.
200 cavalli nella versione stradale, quasi il doppio quella da competizione.
Corse poco e non brillò.
Uno dei pochi esemplari stradali sopravvissuti (sui 200 costruiti per regolamento), è stato venduto all'asta nel 2012 per soli 32k euro.
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